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Comunicazione efficace e separazione: la consulenza pedagogica come supporto fondamentale per professionisti e genitori

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In molti casi le prime fasi della separazione sono quelle più aggressive e confuse: la conflittualità e il disorientamento diventano così alti da coinvolgere anche i figli minori. Parole e frasi violente sono la manifestazione di dolori mal repressi che non possono essere ignorati. L’incertezza e la paura per il futuro dominano e condizionano scelte decisive per la vita di tutti i componenti del nucleo familiare. Prestare attenzione alla natura della comunicazione è di vitale importanza, fin dalle primissime fasi.

See-do-get (vedere-fare-ottenere), suggeriva Covey: il paradigma con cui si vede la separazione, la relazione e l’altro genitore incide nettamente sul comportamento adottato durante l’intero procedimento. Dal comportamento tenuto dai genitori derivano i risultati ottenuti per il bene dei figli e dell’intera famiglia. In quest’ottica, la comunicazione diventa oggetto cruciale per la costruzione di un circolo che può essere virtuoso o vizioso a seconda di come la si utilizza. Per questo è fondamentale affidarsi a professionalità in grado di sostenere e supportare la comunicazione quale strumento privilegiato per il raggiungimento degli obiettivi cardine dei processi di separazione: il benessere e l’equilibrio dei figli minori (e dei genitori), a lungo termine. Ecco perché è importante affiancare all’avvocato una figura esperta negli aspetti pedagogici della separazione, specializzata nell’individuare tratti critici, e soprattutto risorse, all’interno di una cornice e di una comunicazione più ampia.

Un consulente pedagogico, osservando e curando gli aspetti imprescindibili della comunicazione, non solo fornisce un servizio di grande importanza per i clienti di uno studio legale, ma si fa portatore di una parte sostanziosa del carico di lavoro dei professionisti del diritto, troppo spesso impegnati nel gestire i rapporti con i genitori e tra i corpi intermedi e i genitori stessi. Il ruolo del consulente pedagogico incide in maniera profonda sulla preparazione di un’efficace comunicazione scritta, sia ufficiale che ufficiosa, sia formale e diretta alle istituzioni giuridiche, sia informale e indirizzata alle altre parti coinvolte nella separazione. Essa cura e valorizza le risorse del genitore in difficoltà, al fine di affrontare e gestire al meglio tutti gli aspetti della separazione, fin dalle primissime fasi. All’interno di un procedimento che può diventare giudiziale, infatti, è bene individuare, esaminare e approfondire ogni forma di comunicazione da un punto di vista che trascende la mera analisi legale. Solo in questo modo si può arrivare, se necessario, in aula preparati e consapevoli del passato e delle opportunità che offre il futuro, per la costruzione del nuovo benessere psico-fisico di genitori e figli. In fase procedurale, si avranno più frecce nell’arco, un bagaglio di nozioni che permetteranno di compiere scelte più responsabili e consapevoli.

Una comunicazione curata, che sia scritta, orale, verbale o non verbale, risulta cruciale per la definizione del ruolo e della posizione del genitore anche in caso, ad esempio, di valutazione delle competenze genitoriali in sede di CTU. Consapevolezza e responsabilità vengono messe a dura prova per testare un impegno che deve prolungarsi nel tempo e trovare un equilibrio importante. Ecco perché è di fondamentale importanza avvalersi di una consulenza pedagogica specializzata fin dalle prime fasi di un processo di separazione: insegna ad acquisire consapevolezza dei propri mezzi e dei propri obiettivi familiari e personali e aiuta a esprimerli nel modo più efficace, accorciando così i tempi di un calvario potenzialmente molto lungo e gettando le basi per un futuro sereno e sostenibile. Per gettare il cuore oltre l’ostacolo.

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