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Richieste di revisione delle condizioni di separazione: cosa fare quando un dispositivo legale diventa strumento di controllo e manipolazione?

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Partiamo da un semplice presupposto: i casi in cui viene avanzata una richiesta di revisione delle condizioni di separazione sono abbastanza frequenti e avvengono anche a distanza di molti anni dalla separazione stessa. Questo perché non sempre questi processi vengono seguiti con una visione prospettica che aiuti a prevederne le evoluzioni, a sancire condizioni favorevoli che tengano conto delle naturali evoluzioni e a scongiurare possibili revisioni. Affidarsi a una consulenza pedagogica esperta sin dalle prime fasi di un processo di separazione riduce sensibilmente le possibilità che ciò accada, conferendo un certo livello di serenità alle parti, già impegnate in un difficile lavoro emotivo e psicologico di trasformazione e mediazione.

Detto ciò, c’è la possibilità che venga avanzata una richiesta di revisione da un soggetto che potrebbe nascondere dietro di essa fini personalistici e non orientati al reale benessere di tutti i membri della famiglia. In questi casi, è necessario non abbassare mai la guardia e chiedersi quante possibilità ci sarebbero state, nel periodo precedente alla richiesta, di procedere alla modifica di queste condizioni in maniera serena e accomodante, senza arrivare al coinvolgimento di avvocati o senza giungere a un ricorso giudiziale. La domanda da farsi è la seguente: negli anni post separazione, si è costruito un rapporto tale per cui le condizioni potessero essere modificate in maniera condivisa, pacifica e senza aggravare il livello di conflittualità con il coinvolgimento di professionisti del diritto? Se la risposta è sì, grazie, per esempio, ad un’apertura comunicativa che non ha mai smesso di essere disponibile e funzionale, evidentemente la richiesta di modifica degli accordi di separazione è pretestuosa e nasconde volontà diverse da quelle esplicitate.  

Di per sé, richiedere una revisione delle condizioni di separazione è lecito e plausibile, ma non deve essere utilizzato come atto manipolatorio finalizzato al controllo della vita del partner, come spesso accade. Purtroppo, non sono pochi i casi in cui un genitore, che mal sopporta la ritrovata libertà, autonomia e indipendenza dell’ex partner, fa leva sui figli minori e ricorre a questi strumenti legali per mantenere un certo livello di influenza sulla vita altrui.

È necessario imparare a conoscere queste situazioni e ad affrontarle dall’interno. Bisogna mantenere sempre un altissimo livello di consapevolezza e attenzione sulle dinamiche di separazione, guardando oltre le apparenze e prevedendo l’incapacità di gestire le responsabilità genitoriali dell’ex partner. Affidarsi a una consulenza pedagogica fin dai primi passi di questo processo diventa, quindi, fondamentale per portare alla luce le dinamiche manipolatorie che a volte si nascondono dietro a quello che può sembrare un semplice e legittimo ricorso alle pratiche giudiziarie.         

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